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I Grandi Personaggi diventano protagonisti di un videogioco

Il progetto delle Case della Memoria per avvicinare i pił giovani alla Storia

Firenze, 18 dicembre 2024 – Teatro e museo, memoria e scoperta, gioco e conoscenza. Sono gli ingredienti del nuovo progetto promosso dall’Associazione Nazionale Case della Memoria per far appassionare le giovani generazioni al mondo delle case museo, attraverso uno spettacolo teatrale, un videogioco con prove da superare e infine la visita a una casa museo del territorio. Protagonisti i ragazzi delle scuole delle scuole primarie e medie inferiori (fascia età 9-13).

Si è tenuta nei giorni scorsi alla scuola primaria Santa Maria a Castagnolo di Lastra a Signa (ma l'iniziativa può essere richiesta da qualsiasi scuola), la prima del progetto “I portatori di memorie”, dedicato a studenti, insegnanti e famiglie; prima fase di un progetto articolato che, a seguire, coinvolgerà il Museo Enrico Caruso.

Fase 1: il coinvolgimento. A scuola è andato in scena uno spettacolo, su testo e regia di Lisa Capaccioli, che vede protagonista Francesco Dendi e si propone di coinvolgere il pubblico degli studenti. L’attore ha presentato i grandi personaggi che hanno abitato in Toscana ai ragazzi: lo ha fatto attraverso un videogioco interattivo, ideato da Matteo Caramelli. Grazie alla mediazione dell’attore e all’uso della LIM il videogioco è stato utilizzato dai ragazzi stessi che, divisi in due squadre, hanno dovuto superare una serie di prove, grazie alle quali hanno acquisito conoscenze storiche e competenze artistiche.

Fase 2: la scoperta. Alla fine dello spettacolo, a ogni studente è stato consegnato un buono per l’ingresso gratuito in una delle Case della Memoria, con uno o più accompagnatori. Il secondo appuntamento sarà quindi al museo Enrico Caruso che gli studenti potranno visitare grazie al buono vinto durante lo spettacolo. I ragazzi potranno invitare gratuitamente la propria famiglia e condividere tutto ciò che conosce dei grandi personaggi. Saranno proprio loro a “portare” e diffondere le memorie che hanno imparato a scuola.

«Crediamo che appassionare le giovani generazioni sia un impegno culturale, sociale e anche politico – dichiarano Adriano Rigoli Marco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della memoria –:  l’auspicio è che, attraverso un approccio ludico, i ragazzi possano incuriosirsi, scoprire il passato e leggere con occhi più attenti il loro presente, nella speranza che possano costruire un futuro più consapevole. Siamo convinti che coinvolgere attivamente gli studenti e farli diventare portatori di memorie, possa aumentare le visite nelle Case Museo e appassionare le giovani generazioni: il pubblico del futuro».

«Coinvolgere così direttamente le nuove generazioni è sicuramente una metodologia efficace – dichiara Emanuele Caporaso  sindaco di Lastra a Signa - : attraverso il gioco e la scoperta gli studenti potranno apprendere e conoscere grandi personaggi del passato. Un grazie all’Associazione Nazionale Case della Memoria per il grande lavoro di educazione, diffusione e passaggio di conoscenze e testimonianze che sta svolgendo sul territorio».

«Abbiamo accolto molto volentieri la proposta delle Case della Memoria, che coinvolge tre classi quinte della scuola primaria Santa Maria a Castagnolo – commenta Eleonora Marchionni, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Lastra a Signa -. Un’iniziativa bella e gratuita che riporta la storia e i grandi personaggi alla loro semplicità e alla vita di tutti i giorni. Interessante anche il fatto che i bimbi diventino poi guide per gli adulti alla scoperta delle case. Speriamo quindi di poter ampliare progetto».

«Dopo l’esperienza degli ultimi anni in cui abbiamo deciso di pubblicizzare le Case della Memoria aderenti al Sistema Museale Regionale delle Case della Memoria della Toscana attraverso una serie di video emozionali dalle finalità didattiche, ora puntiamo ad allargare il nostro pubblico – spiega Lisa Capaccioli –. Siamo interessati a far partecipare attivamente gli studenti ma anche gli insegnanti e le loro famiglie. Gli adulti potranno quindi prendere parte a questo progetto attivando un momento di condivisione nella fruizione di un’esperienza e aumentandone la portata e il valore».

 

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