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Dissesto idrogeologico, il punto con Ordine dei Geologi e Autorità di Bacino

Focus sulle norme del nuovo PAI Dissesti, strumento di pianificazione territoriale

Firenze, 5 luglio aprile 2024 – L’Ordine dei Geologi della Toscana e l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale proseguono gli incontri con professionisti dell’area tecnica e funzionari della pubblica amministrazione della Toscana dedicati alla presentazione delle norme del nuovo PAI Dissesti. La terza tappa del percorso di formazione e informazione, dal titolo “Inquadramento e applicazione pratica disciplina PAI Dissesti”, dopo le date di Firenze e Grosseto, si terrà giovedì 11 luglio (ore 9) al Palazzo Pretorio di Lucca (via Vittorio Veneto 1), sede dell’Autorità di Bacino. Oltre agli interventi di Gaia Checcucci, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, e Riccardo Martelli, presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana, interverranno i geologi Lorenzo Sulli e Giovanni Montini, insieme all’ingegner Valentina Francalanci.

 

Il PAI Dissesti è uno strumento di pianificazione territoriale riguardante la pericolosità derivante dai fenomeni di dissesto idrogeologico, che costituisce una novità nel panorama nazionale, dal momento che adotta gli stessi criteri di rappresentazione della pericolosità geomorfologica su un’areale che copre gran parte del territorio toscano e di quello ligure. Un lavoro di semplificazione che rappresenta la sintesi di cinque piani di bacino e che ha portato a uno strumento di pianificazione dinamico, continuamente aggiornato, che rappresenterà un punto di riferimento per la progettazione del territorio dei comuni toscani.

 

«Desidero sottolineare ancora una volta la solida e duratura collaborazione fra l’Ordine dei Geologi della Toscana e l’Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale, che in questa occasione consente di aggiornare la preparazione dei nostri iscritti e di migliorare la qualità del loro lavoro reso a cittadini ed enti pubblici – commenta Riccardo Martelli presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana -. Spesso la semplificazione, nell’ambito di progettazione edilizia e urbanistica, porta con sé un taglio alla spesa sugli studi geologici e idraulici che interessano il territorio. L’Autorità di Bacino distrettuale Appennino Settentrionale, che ringraziamo per la capillare opera di diffusione delle novità introdotte dal nuovo PAI, è andata in direzione opposta rispetto a questa pericolosa tendenza, investendo in migliore conoscenza del territorio. Ci auguriamo che questa opera prosegua senza sosta e che anche le altre amministrazioni competenti facciano un ulteriore passo avanti, dando inizio a una nuova stagione della mappatura dei rischi naturali che interessano il nostro territorio, tenendo conto della diminuzione dei tempi di ritorno di eventi estremi che il clima ha determinato coi suoi conclamati cambiamenti. È necessario mutuare i criteri che sono stati adottati per il rischio sismico, procedendo ad una microzonazione idrogeologica del territorio toscano».

 

«L’obiettivo più concreto di chi ha come missione istituzionale la pianificazione del territorio contro il rischio da alluvioni e frane, soprattutto in epoca di cambiamento climatico - afferma il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, Gaia Checcucci - non può che essere quello di mettere a disposizione il proprio know now al servizio della collettività. In questo caso – aggiunge Checcucci - con l’Ordine dei Geologi, non solo lo facciamo per tutti, ma in particolare, per gli addetti ai lavori dai quali anche noi abbiamo sempre da imparare. Lo scambio e l’approfondimento costante, basato su reciproca stima istituzionale, riesce meglio di altri strumenti a superare quella burocrazia malsana che ostacola chi vuole fare e fare bene nel rispetto delle regole».

 

La frequenza dà diritto a 4 Crediti Apc. L’iscrizione è possibile solamente registrandosi sul sito della Fondazione dei Geologi della Toscana https://fondazione.geologitoscana.it/

 

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