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“La morte di Giacomo Matteotti nel clima politico della Firenze degli anni ’20”

Un convegno a cura di Comitato Fiorentino per il Risorgimento e Anmig

Firenze, 8 ottobre 2024 – Nell’ambito del Dopofestival delle Associazioni Culturali Fiorentine, che si tiene con il contributo della Fondazione CRFirenze e del Cesvot e con Unicoop Firenze come sponsor tecnico, e nel centenario della morte di Giacomo Matteotti, giovedì 10 ottobre (ore 17) la sede Anmig di Firenze (via degli Alfani 39), ospiterà il convegno dal titolo “La morte di Giacomo Matteotti nel clima politico della Firenze degli anni 20 del Novecento”. Promosso su iniziativa del Comitato Fiorentino per il Risorgimento e in collaborazione con Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, il convegno presieduto da Alessandro Sardelli presidente dell’Anmig di Firenze, sarà introdotto e coordinato da Alessandra Campagnano del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

 

«Tema centrale – spiegano gli organizzatori - il periodo storico e politico degli anni ’20, che vide l’avvento dello squadrismo fascista a Firenze; come conferma il brutale assassinio di Spartaco Lavagnini, perpetrato il 27 febbraio 1921 da un gruppo di fascisti, che penetrarono nella sede della sezione fiorentina del Sindacato ferrovieri italiano e lo uccisero a revolverate. Tra l’altro Amerigo Dumini che capeggiò la banda che rapì e uccise Giacomo Matteotti il 10 giugno 1924 aveva mosso i primi passi da caporione fascista proprio a Firenze, dove nel 1920/21 organizzò i primi Fasci di combattimento e fondò il settimanale Sassaiola Fiorentina».

 

Sergio Casprini del Comitato Fiorentino per il Risorgimento nel suo intervento ricorderà quei momenti drammatici, mentre Zeffiro Ciuffoletti storico e presidente Isfe parlerà del difficile rapporto che ebbe Giacomo Matteotti nel contesto politico della sinistra italiana in quegli anni, in particolare con i socialisti massimalisti e i comunisti come si evince dall’epistolario tra Giacomo Matteotti e il riformista fiorentino Carlo Rosselli. Emilio Capannelli, archivista e vicepresidente dell’Anmig di Firenze, parlerà della svolta autoritaria di quegli anni in città, con riferimento ai documenti conservati nell’archivio storico dell’Anmig di Firenze.

 

Concluderà il convegno un intervento musicale rappresentativo del periodo storico trattato a cura dell’Orchestra dell’Accademia degli Assetati diretta dal Maestro Leonardo Pacini.

 

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